Una riflessione dell’Istituto storico della Resistenza sulla manifestazione “Vento di libertà”.
In occasione delle celebrazioni per l’anniversario della liberazione di Pistoia, l’Istituto Storico della Resistenza e l’Età Contemporanea in provincia di Pistoia (ISRPT) desidera chiarire la sua posizione circa la decisione di realizzare e includere all’interno del programma previsto per tale ricorrenza la parata di mezzi e uomini in uniforme militare chiamata “Vento di libertà”.
L’ ISRPT infatti condivide le critiche provenute da altri enti cittadini, ritenendo che la presenza di mezzi militari “di tutte le epoche” (come riportato dalla descrizione dell’evento sul sito ASI Milishow) non si convenga con il senso e il contesto della celebrazione della Liberazione di Pistoia. In che modo infatti una sfilata che raggruppa uomini e mezzi di eserciti, reparti e schieramenti così eterogenei può essere contestualizzata con la celebrazione dell’8 settembre?
Il rischio concreto è che si sovrappongano scopi e significati difficilmente conciliabili con quelli del ricordo della Liberazione, generando una commistione indebita tra eventi e soggetti storici che svuota di significato la ricorrenza della Liberazione pistoiese e può creare confusione e fraintendimenti.
Allo stesso tempo l’ISRPT desidera non escludere né esecrare pregiudizialmente qualsiasi forma di rievocazione e di reenacting, per il loro potenziale apporto alla Public History e alla divulgazione storica.
A tale scopo, l’ISRPT intende promuovere iniziative di confronto scientifico e culturale sul ruolo che tali attività potrebbero avere nella divulgazione e nella didattica storica, anche nella cornice di un più ampio confronto su come si studiano e si raccontano eventi e processi storici complessi come la seconda guerra mondiale e la Resistenza.