L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia è lieto di annunciare che il numero monografico della propria rivista «Farestoria. Società e storia pubblica», curato da Stefano Bartolini e intitolato Camminare la storia, è risultato vincitore del Premio nazionale di Public History “Nicola Gallerano” 2025.
Leggi tutto “«Farestoria» prima classificata al Premio nazionale di Public History “Nicola Gallerano””Spazi contesi. Itinerari fra i luoghi del conflitto sociale
Fascicolo 1
Call for Columns del numero monografico della rivista
«Farestoria. Società e storia pubblica»
Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Pistoia

In età contemporanea, tra le articolazioni del conflitto sociale non di rado spicca una certa materialità legata alla contesa sugli spazi. A partire dalla fine del XIX secolo, infatti, l’intreccio tra i macro-processi di industrializzazione, urbanizzazione e partecipazione di massa alla vita politica del Paese, ha favorito l’emergere di interstizi conflittuali proprio a partire dalla gestione di spazi attraversati e vissuti nel quotidiano o depositari dei più disparati portati simbolici.
Nel periodo che da fine Ottocento arriva sino ai giorni nostri, la storia italiana risulta costellata di esempi significativi di conflitti di questa natura: a partire dalle più classiche vicende di occupazioni di fabbrica, manifestazioni di piazza non autorizzate, lotte per il pane, la terra o la casa; passando per rivendicazioni ecologiste o di difesa dei beni comuni.
Leggi tutto “Spazi contesi. Itinerari fra i luoghi del conflitto sociale”È uscito il nuovo numero della rivista Farestoria: “Attori, pratiche e circolazione dei saperi nello spazio coloniale italiano”
ISRPT Editore è lieto di annunciare la pubblicazione del n. 2/2023 della rivista “Farestoria. Società e storia pubblica” intitolato “Attori, pratiche e circolazione dei saperi nello spazio coloniale italiano”, a cura di Costanza Bonelli, sostenuto dalla Fondazione Caript.
Leggi tutto “È uscito il nuovo numero della rivista Farestoria: “Attori, pratiche e circolazione dei saperi nello spazio coloniale italiano””È uscito il nuovo numero della rivista Farestoria: “Camminare la storia”
ISRPT è lieto di annunciare la pubblicazione del n. 1/2023 della rivista “Farestoria. Società e storia pubblica” intitolato “Camminare la storia”, a cura di Stefano Bartolini, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le esperienze di public history strutturate a partire dal rapporto fra storia, territorio e paesaggio, con proposte di trekking, passeggiate, visite immersive in luoghi specifici, aperture di sentieri e percorsi, realizzazione di scuole di storia nel paesaggio. Spesso si è trattato di attività sorte dal basso, per iniziativa di gruppi di cittadini e cittadine, comunità locali, scuole, associazioni, musei “selvaggi”, gruppi di volontariato. Gli storici e le storiche, e gli enti e istituti storico-culturali, non sono sempre stati presenti fin dall’inizio in molte di queste esperienze, ma stanno rapidamente recuperando un ruolo avviando dialoghi orizzontali con le esperienze già in essere da un lato e costruendo proprie proposte e declinazioni per questo tipo di attività dall’altro.
Leggi tutto “È uscito il nuovo numero della rivista Farestoria: “Camminare la storia””Public History e nuovi media. Narrazioni, rappresentazioni, rimozioni della proiezione pubblica del passato
Fascicolo 2/2024
Call for Columns del numero monografico della rivista «Farestoria. Società e storia pubblica»
Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Pistoia
Negli ultimi anni, complice anche il periodo della pandemia, la sfera pubblica è stata caratterizzata da una vasta affermazione, accanto ai media tradizionali come la televisione, il cinema, la radio, o la stampa, delle nuove forme di comunicazione, e in particolare podcast, social network, e piattaforme digitali di ogni tipo. In questo contesto la Public History si è evoluta in modo significativo proprio grazie al ruolo dei nuovi media, che fungono da ponte tra gli studiosi e la società, un’interazione alimentata dalla capacità di presentare la storia in modi coinvolgenti e accessibili, raggiungendo così ambiti, ambienti e strati della comunità altrimenti difficilmente intercettabili.
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