Il mito sovietico nel PCI in Toscana

Il progetto d’alto valore scientifico promosso dall’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia mira a studiare, analizzare e ricostruire il radicamento del mito sovietico nel Partito Comunista Italiano in Toscana dalla sua fondazione fino allo scioglimento. L’obiettivo è documentare i simboli dell’identità comunista rintracciabili negli spazi culturali e politici delle case del popolo e delle camere del lavoro, e negli archivi della Cgil e del Pci nella Piana Firenze-Prato-Pistoia.

Il censimento di tale patrimonio locale è stato integrato da una campagna di raccolta di materiale iconografico quali bandiere, locandine, manifesti, foto e oggetti che testimoniano l’intensità degli scambi e delle connessioni transnazionali tra l’Unione Sovietica e le comunità comuniste toscane. Una campagna di raccolta di testimonianze orali degli ex militanti di base del Pci ci ha fornito degli elementi cruciali per analizzare le forme peculiari della partecipazione dei ceti popolari toscani alla storia globale del comunismo.

Quadretto ritrovato presso la Casa del Popolo Bottegone Circolo Arci di Pistoia

É possibile partecipare all’iniziativa aderendo alla call “Quando la tua storia è la nostra storia. Il Mito Sovietico nel PCI in Toscana” (tutte le informazioni al seguente link).

In questo modo verrà messa in luce la durata, la forza e il radicamento del mito sovietico a partire dalla dimensione storico-antropologica dell’attivismo di base dei militanti del Pci (dal proselitismo politico alle feste dell’Unità) e dei luoghi della socialità locale nelle zone ‘rosse’ (circoli Arci e case del popolo), indagando le originali ricombinazioni di tale mito con la cultura popolare di queste aree fortemente segnate dall’identità comunista.

L’analisi delle fonti documentarie e archivistiche è avvenuto mediante il consolidato metodo scientifico dell’indagine storiografica.

Prima pagina di Toscana Nuova del 18 dicembre 1949, conservato presso l’Istituto Gramsci Toscano

La ricerca e la raccolta documentaria e archivistica sul campo dei materiali sono confluiti nel libro fotografico “Il mito sovietico nel PCI in Toscana” a cura di Andrea Borelli con la collaborazione scientifica di Daniela Faralli ed Emanuele Federico Russo, edito dalla casa editrice ISRPT Editore nell’ottobre 2023. La copertina è opera dell’artista Smoe.

Attraverso documenti, giornali, foto e oggetti il libro propone al lettore un viaggio nella storia del mito sovietico nel Partito Comunista Italiano in Toscana. Dopo la Seconda guerra mondiale nella loro militanza quotidiana i comunisti toscani assorbirono e riadattarono all’interno della propria identità politica una fortissima connessione politico-sentimentale con l’URSS. Con il passare del tempo il mito sovietico perse quella carica di mobilitazione politica che lo aveva caratterizzato inizialmente, soprattutto negli anni di Stalin, e trasformò sempre più i propri simboli in chiave “pop”, utilizzando un registro molto simile a quello del mito americano a sua volta ampiamente diffuso nel Bel paese. Eppure, nonostante l’emergere negli anni Sessanta-Settanta anche di mitologie politiche terzomondiste, resistette tra una parte dei comunisti toscani quel legame sentimentale- passionale con l’URSS, un legame per certi versi in grado di arrivare fino ai giorni nostri. Il materiale proposto nel libro testimonia la lunga durata del mito sovietico, nonché la sua importanza nella storia politica e sociale della Toscana nel Novecento.

Nell’ambito del progetto sono stati realizzati laboratori e lezioni specifiche presso l’Università degli Studi di Firenze e l’Università di Pisa al fine di diffondere le conoscenze e la metodologia di lavoro in ambito universitario, condividendo le informazioni con gli studenti e i docenti.

Un convegno scientifico conclusivo dal titolo “Il mito sovietico nel PCI in Toscana” è stato organizzato a Pistoia in data 26 ottobre 2023 con il coinvolgimento di studiosi italiani nel campo della ricerca storico – antropologica sul comunismo e il Pci. Durante la giornata, attraverso un’analisi che ha ripercorso la storia della militanza toscana dal secondo dopoguerra fino alla conclusione degli anni Ottanta, sono stati mostrati i risultati della ricerca che si è svolta nell’ultimo anno su tutto il territorio toscano tra archivi, biblioteche, case del popolo e nelle case dei cittadini che hanno messo a disposizione i loro materiali. Ad aprire il convegno i saluti del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e del presidente dell’ISRPT Giovanni Contini Bonacossi. Ha coordinato e moderato lo storico e responsabile del progetto Andrea Borelli (UNIPI) in dialogo con l’antropologo Fabio Dei (UNIPI) e lo storico Gianluca Fiocco (Università di Tor Vergata). Sono intervenuti i due ricercatori dell’ISRPT che hanno collaborato al progetto durante la fase di ricerca, Daniela Faralli ed Emanuele Federico Russo.

Coordinatore del progetto: Andrea Borelli (Università di Pisa, Storia dell’Europa Orientale)

Comitato Scientifico: Giovanni Contini Bonacossi (Presidente Istituto storico della Resistenza di Pistoia, Storia Orale); Antonio Fanelli (Università di Roma Sapienza, Antropologia); Giulia Bassi (Università di Torino, Storia Contemporanea); Gianluca Fiocco (Università di Roma Tor Vergata, Storia Contemporanea); Chiara Martinelli (Università degli Studi di Firenze, Storia dell’Educazione); Stefano Bartolini (Fondazione Valore Lavoro e Archivi Storici CGIL, Storia del Lavoro e del Mondo Sindacale); Alessandro Casellato (Associazione Italiana di Storia Orale e Università Ca’ Foscari di Venezia, Storia Orale); Filippo Mazzoni (Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia, Storia Contemporanea).

Il progetto è a cura dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Pistoia.

Pagina Facebook: Il mito sovietico nel PCI in Toscana

Indirizzo mail: mitosovietico@gmail.com

Titolo progetto: L’identità comunista: il mito del Partito Comunista in Toscana e il mito dell’URSS.

Codice Progetto: “121-PCI”.

Codice Unico di Progetto (CUP): J57F22000020008.

Con il contributo di: