Tommaso Artioli
Giornalista professionista, è laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Bologna. Dal 2019 è direttore responsabile della rivista Farestoria. Dal 2020 è membro del Consiglio direttivo dell’Istituto Storico della Resistenza di Pistoia. Lavora alla Fondazione Toscana Spettacolo onlus, dove si occupa dell’ufficio stampa. Ha collaborato con il quotidiano Il Tirreno.
Giulia Bassi
Ha conseguito il dottorato di ricerca in “Storia delle Società, delle Istituzioni, e del Pensiero” presso l’Università di Trieste, con un co–dottorato in “Italian Studies” con la University of Reading (Berkshire, UK).
Ha insegnato in diversi atenei. Attualmente è professore associato presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Milano, dove insegna ”Storia e Documentazione della Moda” e ”Public History”.
Da anni collabora attivamente con la Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, di cui è socia, in qualità di membro della Commissione Stampa (2017–2022) e dal 2020 della redazione del «Mestiere di Storico». È direttore della collana ”Historiae” della casa editrice Athenaeum (Parma University Press), membro delle redazioni delle riviste di «Storia della Storiografia» e «FareStoria». È vicepresidente de «l’AltroIeri, associazione di studi storici e politici», volta alla promozione e alla divulgazione di una conoscenza storica di qualità, intesa come stimolo e risorsa irrinunciabile.
Emilio Bartolini
È dottorando in scienze storiche presso l’Università del Piemonte Orientale. Collabora con l’ISRPt nella gestione del patrimonio archivistico e librario dell’ente e a progetti ed attività inerenti a didattica e Public History. Il suo principale interesse di ricerca è la storia ambientale in età contemporanea, con un focus particolare sulla storia dell’ambientalismo e della tutela degli ambienti naturali. Svolge attività di volontariato in riserve naturali e altre aree di pregio naturalistico con organizzazioni impegnate nel campo della conservazione della biodiversità e degli ecosistemi. Per I.S.R.Pt editore ha pubblicato La Riserva Mancata. Il Padule di Fucecchio fra crisi ambientale e difficile tutela (1970-1989) (2023), volume che è risultato vincitore dell’edizione 2024 del premio ‘‘Erminio Sipari’’ nella sezione ‘‘opere a stampa’’.
Stefano Bartolini
È storico orale e del lavoro, public historian ed organizzatore culturale, lavora presso la Fondazione Valore Lavoro alla cura degli archivi della CGIL. Per l’Istituto ha già diretto la rivista «Farestoria» dal 2017 al 2024. Autore di numerose pubblicazioni su Resistenza, fascismo, razzismo, Shoah, nazionalismi e Jugoslavia, da ormai diversi anni si occupa di lavoro e movimento sindacale e di storia sociale. Partecipa a redazioni e società di studi nazionali ed è co-fondatore del progetto Italian BrickHistory. Il suo ultimo libro uscito nel 2023 con la casa editrice Futura è: “Vogliamo quello che ci avete promesso. Democrazia e conflitto sociale nel pistoiese dalla Liberazione all’uccisione di Ugo Schiano (1944-1948)”.
Mireno Berrettini
Ha conseguito il dottorato presso l’Università Cattolica di Milano dove è attualmente professore ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali. In precedenza, è stato borsista di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e del Fondo Sociale Europeo (FSE). Collabora con l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), il Centro di Ricerche sul Sistema Meridionale e il Mediterraneo Allargato (CRISSMA) ed è membro di diverse riviste accademiche. La sua ricerca si concentra principalmente sulla storia della Seconda Guerra Mondiale e sulle origini del sistema internazionale della Guerra Fredda, ma si interessa anche di tematiche legate alla Chiesa e al cattolicesimo spagnolo. Attualmente sta studiando la costruzione del sistema dei cimiteri anglo-americani della Seconda Guerra Mondiale in Italia, combinando storia diplomatica e studi sulla memoria collettiva. È autore di diversi lavori, tra cui La Gran Bretagna e l’Antifascismo italiano. Diplomazia clandestina, Intelligence, Operazioni speciali (1940-1943) e La Resi-stenza italiana e lo Special Operations Executive britannico (1943-1945). Tra le sue pubblicazioni più recenti, il volume collettaneo Bringing Eurasia Back In? The Resilience of the Western-centric System between History and Politics, uscito nel 2013.
Costanza Bonelli
È attualmente assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi Roma Tor Vergata. Ha concluso un dottorato di ricerca presso l’Università di Roma “La Sapienza” discutendo una tesi sulla storia della medicina tropicale italiana come campo del sapere strettamente legato al processo di espansione europea tra XIX e XX sec. Ha recentemente pubblicato su questi temi: “Some typically African risks”: safeguarding the health of Italian settlers during the Fascist Empire (1935-1941), «Centaurus», 1 (2023); Scienza, medicina e imperi coloniali tra XIX e XX secolo: una riflessione storiografica, «Il Mestiere di Storico», 2 (2021). È stata visiting scholar presso il Centro Alexandre-Koyré nell’ambito del programma promosso dalla Fondation Maison des Sciences de l’Homme e dalla Fondazione Luigi Einaudi. Curatrice dell’ultimo numero di Farestoria.
Andrea Borelli
È ricercatore e docente di Storia Dell’Europa Orientale presso l’Università di Pisa.
Ha svolto un dottorato all’Università degli studi di Firenze e poi varie borse post-doc tra la Newcastle University e l’Università della Calabria.
Con l’Istituto della resistenza di Pistoia ha curato il progetto “Il mito sovietico e il PCI in Toscana”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. I suoi studi spaziano dalla storia dell’URSS, alla Russia post-sovietica fino alla più complessiva storia del comunismo nel XX secolo.
Giulia Bruni
Si è laureata in Scienze storiche presso l’Università di Firenze con una tesi basata sulla ricostruzione biografica di Idalberto Targioni, poeta estemporaneo e politico attivo nel primo dopoguerra. Socia e consigliera dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Pistoia (ISRPT) dal 2024, collabora con il medesimo alla realizzazione di progetti di didattica e Public History e, per conto dello stesso, fa parte della redazione di «ToscanaNovecento».
I suoi principali interessi di ricerca ruotano attorno alla Public History e alla storia del primo Novecento, con particolare riferimento al primo dopoguerra, alla storia dei movimenti politici e alla storia sociale.
Pietro Causarano
È professore di storia sociale dell’educazione fra ‘800 e ‘900 all’Università di Firenze. In particolare, si occupa di storia del welfare locale e delle politiche locali, di storia del lavoro e delle culture del lavoro, di storia dell’alpinismo. È membro della direzione di “Passato e presente” e della “Rivista di storia dell’educazione”, nonché del direttivo delle società scientifiche CIRSE e SISLav. Fra le sue recenti pubblicazioni in materia di storia del lavoro, si segnala la curatela di “Un altro 1969. I territori del conflitto in Italia” (2020) con Stefano Gallo e Fabrizio Loreto e, nel campo della formazione, il saggio su istruzione tecnica e professionale scritto con Paolo Bonafede nella “Storia della scuola italiana” curata da Fulvio De Giorgi, Angelo Gaudio e Fabio Pruneri.
Francesco Cutolo
Dottore di ricerca in “Culture e società dell’Europa contemporanea” alla Scuola Normale Superiore di Pisa, attualmente è assegnista di ricerca in storia contemporanea all’Università di Firenze e docente a contratto all’Università di Pisa.
È membro del direttivo dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Pistoia, di società di studi nazionali e internazionali (AIPH, SISSCO, ISFWWS) e del gruppo di lavoro “Storia e giochi” dell’AIPH. Inoltre, è co-fondatore del progetto Italian BrickHistory.
Si occupa di storia sociale, culturale e militare del primo Novecento, con particolare interesse per la Grande Guerra e la pandemia di influenza spagnola. Tra le sue pubblicazioni, le monografie L’influenza spagnola del 1918-19. La dimensione globale, il quadro nazionale e un caso locale (ISRPt Editore, 2020) e “Uomini come noi”. Il nemico nelle scritture dei soldati italiani (1915-18) (Pacini, 2025).
Federico Creatini
Si occupa di storia del Terzo settore e dell’AIDS, ma anche di storia del lavoro, della conflittualità sociale, dei rapporti tra Chiesa e società industriale, dell’Università e delle forme di controllo politico. Laureato all’Università di Pisa, ha conseguito il dottorato in Scienze Umane presso l’Università degli Studi di Bergamo in collaborazione con la Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Collaboratore dell’Istoreco di Livorno, è stato borsista post-doc presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere di Pisa (2020; 2022), il Centro di ricerca Maria Eletta Martini – Scuola Superiore Sant’Anna (2020-2021) e l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano (2020-2021). Cultore della materia in Storia contemporanea (Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa), fa parte del comitato redazionale delle riviste “Farestoria”, “Documenti e Studi” e “Diacronie” e sono membro del comitato scientifico dell’Istoreco Livorno. Dall’ottobre 2022 al novembre 2023 è stato assegnista di ricerca presso il Centro per l’Innovazione e la Diffusione della cultura dell’Università di Pisa (prof. Gianluca Fulvetti). Dal dicembre 2023 è stato assegnista di ricerca all’IMT-School for Advanced Studies di Lucca con un progetto sulla storia del Terzo settore in Italia e sul governo dell’Aids a livello comunitario (prof.ssa Ilaria Pavan). Dall’a. a. 2023-2024 è inoltre docente a contratto di “Storia dell’educazione e delle politiche educative” presso l’Università di Udine. Dal marzo 2025 è RTT in Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria.
Antonio Fanelli
È storico e antropologo culturale, è ricercatore presso l’Università “Sapienza” di Roma. Ha conseguito il dottorato di ricerca in «Antropologia, Storia e Teoria della Cultura» all’Università di Siena e fa parte del comitato scientifico dell’Istituto Ernesto de Martino e della redazione della rivista «Lares». Si occupa di storia dell’antropologia, di fonti orali, memorie e autobiografie e di ricerche sulla cultura popolare e le culture politiche locali.
Daniela Faralli
Si è laureata con lode in Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Firenze; è membro del Consiglio direttivo dell’ISRPt, per il quale ha contribuito alla realizzazione di numerose iniziative culturali. Fa inoltre parte della Redazione della rivista «Farestoria», edita dal suddetto Istituto, con l’incarico di Segretaria editoriale. Il suo campo di ricerca principale è l’associazionismo culturale di sinistra, con un occhio di riguardo alla variegata realtà delle Case del popolo sparse nella Provincia di Pistoia. Tra le sue fatiche si segnala la collaborazione al volume Il mito sovietico nel PCI in Toscana (ISRPt Editore, 2023) e il volume Un affare di paese. La Casa del popolo di Tobbiana fra storia e memoria (ISRPt Editore, 2019), tomo che ella ha dedicato alla “sua” Casa del popolo dove, da appassionata divulgatrice, ama organizzare eventi a tema storico aperti al pubblico.
Brenda Fedi
Si è laureata in Storia Contemporanea presso l’Università di Pisa ed è attualmente dottoranda presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Si occupa del legame tra linguaggi musicali e culture politiche di sinistra nella seconda metà del Novecento, con particolare riguardo per l’Italia degli anni Novanta. Tra i suoi interessi si trovano inoltre le forme del lavoro musicale, la storia dei centri sociali e dell’attivismo radicale in Italia. Fa parte del Comitato di redazione della serie Carocci “Dottorato di Ricerca in Scienze Politiche dell’Università di Pisa” nell’ambito della quale ha curato, insieme ad Aurora Maria Lai, il volume collettaneo Riflettere sull’Alterità. Prospettive di ricerca tra sociologia, storia e scienze politiche.
Chiara Martinelli
È ricercatrice a tempo determinato di tipo b in Storia della Pedagogia presso il dipartimento Forlilpsi dell’Università degli studi di Firenze. Precedentemente, è stata docente a contratto in Storia dell’educazione presso l’Università di Firenze e l’università di Ferrara. Abilitata alle funzioni di docente universitaria di seconda fascia nel settore 11/d1 (Pedagogia e Storia della Pedagogia), è membro della segreteria editoriale di «Rivista di Storia dell’educazione», rivista fascia A Anvur nei settori pedagogici. Ha incentrato i suoi temi di ricerca sulla storia dell’istruzione professionale e sulle memorie educative e scolastiche. È socia del “Centro italiano per gli studi storico-educativi” e della “Società Italiana di Pedagogia”. Ha scritto per «Left».
Chiara Mugelli
Laureata in Storia con il professor Vincenzo Lavenia e laureanda in Scienze storiche all’Università Alma Mater di Bologna. Interessata alla storia sociale e alla storia della giustizia con un approccio di lunga durata, dai fenomeni della prima età moderna fino ai fenomeni contemporanei. Ha svolto nel 2022 un tirocinio presso il Centro di Documentazione Lorusso-Giuliani di Bologna, in cui ha inventariato alcune carte del Processo Diaz. Si è di recente associata all’Istituto Storico della Resistenza di Pistoia e all’Associazione Italiana di Storia Orale.
Stefano Oliviero
È professore associato al dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia (FORLILPSI) dell’Università di Firenze, dove insegna storia dell’educazione e storia dei processi formativi. I suoi interessi di ricerca si sono concentrati in un primo momento sulla storia politica e sociale delle istituzioni scolastiche ed educative e sulla storia dell’editoria scolastica e della diffusione dei libri. Negli ultimi anni ha invece dedicato i suoi studi alla storia dell’istruzione di massa e dei giovani, alla storia dell’infanzia e delle memorie scolastiche e educative. Il filone principale di ricerca a cui sta dedicando maggiore attenzione è però senza dubbio il rapporto tra educazione e consumo nel corso del tempo.
Francesca Perugi
È professoressa di lettere in un istituto professionale e vicepresidente dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia. Collabora da oltre dieci anni con l’istituto con cui ha ideato il Pistoia Docufilm Festival, e ha realizzato il podcast Cupe Vampe sul primo bombardamento di Pistoia.
Nel 2022 ha pubblicato per Carocci Storia di una sconfitta, Carlo Maria Martini e la Chiesa in Europa.
Ricercatrice appassionata di storia del cattolicesimo contemporaneo, consapevole della necessità del rigore nella ricerca e curiosa dei nuovi mezzi per raccontare la storia.
Igor Pizzirusso
Lavora presso la rete degli istituti associati all’Istituto nazionale Ferruccio Parri (ex INSMLI), dove si occupa di digital history e – più recentemente – di public history e didattica. Tra i suoi progetti di ricerca ci sono quelli legati alle ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana e all’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia. Nel campo della didattica (e della didattica digitale in particolare) si occupa di corsi di formazione docenti e di attività con le classi. È coautore (insieme ad Andrea Micciché e Marcello Ravveduto) de Il primo libro di didattica della storia, (Einaudi, 2025). Dal 2019 ha allargato il suo spettro di indagine a Wikipedia come strumento di storia pubblica e al gioco come metodo efficace di coinvolgimento del pubblico. Dal 2020 fa parte del Consiglio direttivo dell’AIPH (di cui coordina il gruppo di lavoro su “Storia e gioco”) e dell’Associazione PopHistory. Dal 2024 è uno dei componenti del Comitato scientifico del Premio Nicola Gallerano di Public History. Redattore della rivista Novecento.org dal 2011, dal 2019 al 2024 ne è stato anche caporedattore.
Alice Vannucchi
Laureata in storia contemporanea all’Università di Firenze, è vicepresidente e responsabile della didattica dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Pistoia, membro della redazione del periodico «Farestoria», dell’ISRPt, membro del Consiglio direttivo e dell’Ufficio di Presidenza dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età Contemporanea di Pistoia. Tra le sue attività e campi di ricerca ci sono esuli istriani in Toscana, la Resistenza toscana e nazionale, la storia culturale, editoria e storia locale, leggi razziali e Shoah, la formazione delle classi dirigenti, nello specifico le scuole di partito del PCI del secondo dopoguerra.
Matilde Vernuccio
È laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali all’Alma Mater Studiorum di Bologna, ha portato a termine un master universitario in Antropologia Culturale ed
Etnologia nella medesima università. Dopo un tirocinio al Museo delle Civiltà a Roma, ha dedicato
la tesi di laurea magistrale alla meticolosa ricostruzione delle vicende e dei passaggi di proprietà di una selezione di mantelli e insegne del potere appartenuti a notabili etiopici, quasi tutti facenti parte delle collezioni dell’ex Museo Coloniale di Roma, per l’appunto affidate al Museo delle Civiltà. In particolare, ha rintracciato numerosi oggetti promessi al governo etiope nel 1947, ma che non sono mai stati restituiti e si trovano ancora oggi nei depositi dei musei italiani. Inoltre, si è focalizzata sulla storia di due gruppi distinti di oggetti: uno associato a ras Mulugeta Yeggazu, generale sconfitto nella battaglia italo-etiopica dell’Endertà e l’altro a ras Maconnen Uoldemicaèl, diplomatico etiopico di fine Ottocento, padre di Hailé Selassié, oggi dispersi in varie località italiane. Ha partecipato come relatrice in una conferenza organizzata dalla Biblioteca IsIAO (l’archivio dell’ex Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente) in collaborazione con l’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ILIESI-CNR) e ospitata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (BCNR).
Il seminario – rivolto a un pubblico non specializzato, secondo i principi della citizen science – ha affrontato il tema delle fonti e dell’eredità coloniale attraverso l’esame delle collezioni africane della Biblioteca. Saranno presto pubblicate per il Catalogo Generale Italiano dei Beni Culturali le schede catalografiche degli oggetti di cui la ricercatrice ha ricostruito la provenienza, in collaborazione con le curatrici dell’ex-Museo Coloniale.
Giulia Zitelli Conti
È assegnista di ricerca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, nel progetto PRIN 2022 Roads to Oral Archives Development and Sustainability, e docente a contratto del Laboratorio di Storia Orale dell’Università degli Studi Roma Tre. Dal 2021 è Vicepresidente dell’Associazione Italiana di Storia Orale e, dal 2023, segretaria della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea.
Si è laureata in Scienze Storiche presso La Sapienza-Università di Roma, per poi specializzarsi in Public History nel master dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia, territorio e patrimonio culturale presso l’Università Roma Tre nel 2024, con una tesi dal titolo «La casa è di chi l’abita». Organizzazioni politiche, sindacati e movimenti per il diritto all’abitare a Roma (1945-1980).