Raccontare la Shoah: biografie, narrazioni cinematografiche e letture

Alle porte della Giornata della Memoria suggeriamo ai docenti,agli studenti e a chiunque abbia voglia ancora di imparare e riflettere, alcuni titoli di film e siti di centri studi dedicati alla persecuzione e alla deportazione degli ebrei oltre ad approfondimenti vari. Iniziamo con due film, passando dalla Francia all’Ungheria, per approdare ad un spettacolo teatrale.

La chiave di Sara (Francia- 2010 Gilles Paquet-Brenner, tratto dal romanzo di Tatiana De Rosnay) Parigi. Nella notte del 16 luglio 1942, gli ebrei vengono arrestati e ammassati al Velodromo d’Inverno per poi essere deportati nei campi di concentramento nazisti. Tra loro c’è  Sara Starzynski, che ha solo dieci anni e che è riuscita a nascondere suo fratello Michel in un armadio prima dell’arrivo della polizia, promettendogli che un giorno sarebbe tornata. Sessanta anni dopo, la giornalista americana Julia Jarmond,che  vive in Francia da anni, è incaricata di realizzare un reportage sul rastrellamento, ma  scopre che la casa in cui sta per trasferirsi è la stessa in cui viveva Sara, così inizia a seguirne le tracce. La ricerca  e le interviste ai testimoni  le faranno conoscere nuovi e sconosciuti aspetti della Francia e del suo popolo.

 

Senza destino, tratto dall’autobiografia del premio Nobel Imre Kertész del 2002 con Essere senza destinoFateless, di Layos Koltai, è la storia di un adolescente ungherese rinchiuso nei campi di concentramento tedeschi nel 1944 fino alla liberazione del 13 febbraio 1945. Scampato al genocidio e tornato a casa dopo un lungo viaggio, il ragazzo dovrà fare i conti con la propria memoria e confrontarla con il presente: come fare ad accettare quanto successo, e soprattutto con chi condividerne il dolore?

 

Uno sguardo diverso è l’opera teatrale Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute (DVD Einaudi, 2013) di Marco Paolini, un’orazione civile sul programma AktionT4,  nata da una ricerca di circa quattro anni  e girato in un ex ospedale psichiatrico. «Questa è la storia di uno sterminio di massa conosciuto come Aktion T4. T4 sta per Tiergartenstraße numero 4, un indirizzo di Berlino. Durante Aktion T4 sono stati uccisi e passati per il camino circa trecentomila esseri umani classificati come “vite indegne di essere vissute”. Cominciarono a morire prima dei campi di concentramento, prima degli zingari, prima degli ebrei, prima degli omosessuali e degli antinazisti e continuarono a morire dopo, dopo la liberazione, dopo che il resto era finito».

Per avere un‘idea del “Progetto T4: lo sterminio dei disabili” potete leggere un’introduzione consultando questo link www.edscuola.it/archivio/handicap/progettot4.html

Altre indicazioni per il cinema e la letteratura dedicati al tema si possono trovare in Film e libri sulla Shoah: percorsi didattici  a cura di Alessandra Minerbi, con Anna Sarfatti e Matteo Collotti, sul sito della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea,il principale istituto italiano di storia e documentazione dell’ebraismo contemporaneo in Italia, che svolge attività di ricerca scientifica e divulgazione sulla storia degli ebrei in Italia in età contemporanea, la Shoah, la memoria e la didattica della Shoah in Italia, l’antisemitismo e il pregiudizio dal secondo dopoguerra ad oggi. La  Fondazione nacque nel 1955,  dalla Federazione Giovanile Ebraica d’Italia (FGEI) che costituì il CDEC,  per “la ricerca e l’archiviazione di documenti di ogni tipo riguardanti le persecuzioni antisemite in Italia e il contributo ebraico alla Resistenza” e la loro divulgazione. In questa occasione ricordiamo il prezioso archivio online Digital Library nel quale si possono trovare biografie, foto, immagini e interviste di ebrei deportati dal 1943 al 1945.

Infine un sito da visitare per conoscere le iniziative  promosse dagli istituti di cultura, dedicate alla Shoah in questo periodo. Paesaggi della Memoria è una rete di musei e luoghi i quali, attraverso l’accoglienza ai visitatori, i progetti didattici per le scuole ed eventi,  si impegnano per il ricordo della lotta di Liberazione, in tutte le sue forme, e dei valori che hanno ispirato la nostra Costituzione.

Questa è solo una piccola selezione di suggestioni, per approfondire  il tema della Shoah, le biografie di uomini, donne e bambini, sopravvissuti e non, con l’auspicio che il 27 Gennaio sia uno dei tanti momenti dedicati allo studio, come promosso dalle Linee guida nazionali del Miur, del 2018   “Per una didattica della Shoah a scuola”  che invitano a riflettere sul perché educare alla Shoah, come,  e quali contenuti scegliere per affrontare un evento frattura nel XX secolo, imprescindibile nello studio della storia e nel percorso di cittadinanza.

Alice Vannucchi, responsabile didattica ISRPT