La valigia degli attrezzi. Shoah: può bastare una giornata? La necessità di raccontare

Ogni anno, in occasione della Giornata della Memoria, ci troviamo a raccontare nelle classi ricostruzione di eventi, storie personali e collettive attraverso letture, testimonianze, film. Quelle poche ore sembrano però non bastare mai. Allora, i più curiosi iniziano a chiedere altro, a voler vedere ancora, paralizzati dall’incredibilità di ciò che ascoltano, raccontano a casa e l’indomani magari parlano del film visto la sera… La postilla solitamente è che è importante raccontare,sapere perché questo orrore non accada più. Ebbene, allora non può bastare una giornata, magari avulsa dal programma di storia, perché non si può parlare della Shoah senza sapere cosa c’è prima, e magari anche dopo.

Le Indicazioni Nazionali per la scuola primaria, danno come riferimento storico per la fine della classe quinta la caduta Impero romano d’Occidente, “con possibilità di apertura e  confronto con la contemporaneità” quindi  gli studenti arrivano ad avere un’idea, più o meno, della storia contemporanea nella seconda parte del terzo anno della scuola secondaria di primo grado.

E in mezzo cosa accade? Poco, ed è lasciato alla sensibilità dell’insegnante, all’interesse del ragazzo, alla cura familiare.

Dunque gli spazi da colmare sono vasti ma ci si può incamminare,attraverso la storia locale, la letteratura, le immagini; ecco quindi Vanna Vinci, illustratrice di riferimento per l’editoria per ragazzi, che ci porta sul limite, geografico, storico nonché umano con Aida al confine (Bao publishing). A Trieste, Aida si trasferisce dai nonni materni, ritrovandosi al centro della storia: le guerre mondiali, le deportazioni, dei nazisti e le leggi razziali. Vanna Vinci realizza  una graphic novel con da figure malinconiche,  adolescenziali, rivelando emozioni ed esperienze in un racconto sospeso tra la vita e la morte. Il volume,  contiene una postfazione dell’autrice con documentazione storica sulla città di Trieste e, in particolare, sulla Risiera – unico campo di concentramento in Italia dotato di forno crematorio.

 

Altro albo illustrato adatto ai più piccoli è L’albero di Anne di Irène Cohen-Janca e illustrazioni di Maurizio A.C.  Quarello, una delicata narrazione della vicenda di Anne Frank attraverso le parole dell’ippocastano davanti alla casa dove Anne e la famiglia passano l’ultimo periodo della loro vita.

Per concludere una breve bibliografia per riflettere  sulla Shoah.

Alice Vannucchi